
“È un’esperienza che porta alla riscoperta
delle capacità di sentire, di provare
emozioni, di esprimere sentimenti e di
manifestare affettività”.

L’interazione con l’animale può fungere da stimolo “naturale” per incentivare:
Comunicazione non verbale, contatto corporeo: l’utente può accarezzare l’animale e al tempo stesso il cane può essere fonte di stimoli (es. naso umido, pelo morbido, polpastrelli ruvidi, odore, ritmo del respiro, calore corporeo ecc.) Sviluppo dell’autostima, capacità di apertura verso la realtà: l’utente impara a svolgere mansioni operative per accudire l’animale per poi svolgerle in completa autonomia (es. riempire la ciotola, dare le crocchette, spazzolare, condurre al guinzaglio ecc.)
Comunicazione diretta, mediata da simboli grafici, e simbolica: per poter interagire con il cane, l’utente deve usare comandi e strategie ben definiti, deve quindi imparare a coordinare comandi verbali, gesti, postura e mimica facciale. Affinché il cane comprenda, l’utente deve mettersi in gioco maggiormente rispetto all’interazione con gli altri che, spesso, tendono ad anticipare le risposte. In casi in cui l’utente non è in grado di utilizzare il linguaggio verbale si possono utilizzare simboli grafici.
Area emotiva relazionale: sviluppo della socialità fra gli utenti, il personale ed i parenti.

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